Month: Agosto 2005

Principio di precauzione o eccessiva cautela sulle dimostrazioni?

Apprezzo la disponibilità dei Democratici di Sinistra a rivedere persino le autorizzazioni esistenti agli attuali impianti di incenerimento, qualora venissero dimostrate le affermazioni dei medici di Forlì, promotori di una raccolta firme contro i nuovi impianti.

Devo però precisare che il principio di precauzione, inserito nel programma del Sindaco di Forlì e fondamenta sulla quale dovrebbe basarsi la tutela della salute pubblica, funziona proprio in maniera opposta a quanto richiesto nel comunicato stampa dei DS di Forlì.

Prima di autorizzare un impianto potenzialmente dannoso per la salute dei cittadini, è necessario dimostrare senza pericolose ambiguità che il suo impatto sul territorio e le sue ricadute sull’aria, l’acqua e la catena alimentare, non producono un innalzamento dei rischi di contrarre malattie, di qualsiasi tipo esse siano.

Gli studi più volte citati in questi giorni, anche all’interno di documenti provenienti dalla stessa Amministrazione Comunale di Forlì, affermano che gli impianti di incenerimento dei rifiuti hanno delle ricadute negative sulla salute dei cittadini.

Quali ulteriori dimostrazioni saranno necessarie, per avere almeno il dubbio che gli inceneritori di Hera e di Mengozzi, concentrati tra l’altro tutti nella stessa zona, possano procurare dei danni?

Per il principio di precauzione basterebbe la mancanza di una dimostrazione della loro innocuità, mentre a Forlì sembra che persino documenti firmati e protocollati dalle Amministrazioni non siano sufficienti.

Conferenza dei servizi sull’inceneritore

Domattina alle ore 8.30 si terrà la conferenza dei servizi che ratificherà l’autorizzazione al terzo inceneritore di Hera ed al raddoppio dell’inceneritore di Mengozzi.
A differenza di quanto era stato annunciato in precedenza, la conferenza dei servizi si terrà in Provincia in Piazza Morgagni, quindi i comitati, i partiti ed i cittadini contrari all’autorizzazione dei nuovi impianti si sono dati appuntamento davanti all’entrata della Provincia, dove Sabato scorso è partita la manifestazione del Clan-Destino.

Inceneritore come una discarica?

Questo è il comunicato stampa appena diramato dalla federazione provinciale dei Verdi di Forlì-Cesena.

Approvare l’inceneritore con una delibera politica contro il parere della Usl non è nel programma di coalizione

E’ davvero difficile poter pensare ad un confronto di merito con chi non vede la differenza tra una discarica e un inceneritore, come se il pericolo per la salute dei cittadini derivato dai due metodi di smaltimento fosse identico.

Entrambe sono tecniche sbagliate, antieconomiche, e le evidenze scientifiche dimostrano che gli effetti negativi dell’incenerimento, sono infinitamente più dannosi per la salute di tutti a causa degli inquinanti che producono.

Noi Verdi crediamo che tutti i cittadini forlivesi abbiano la massima fiducia nei medici dai quali abitualmente si curano, e quindi nutriamo grande rispetto nei confronti del loro allarme che la Provincia mostra di non voler ascoltare. Vorremmo chiedere ai sostenitori dell’inceneritore e a tutti i cittadini forlivesi, se sono disposti ad andare anche solo per un raffreddore a sottoporsi alle cure del “consulente scientifico” del Presidente della Provincia Dott. Del Barone, che ci pare più esperto in affari di giustizia e contro il patrimonio e la fede pubblica.

Da nessuna parte nel programma era invece previsto che la giunta dovesse approvare la valutazione di impatto ambientale dell’inceneritore per superare con una propria delibera politica il parere contrario della USL dettato da motivazioni scientifiche. Una decisione che non è ancora riuscita a giustificare agli occhi dei cittadini. Si è trattato di una ingiustificata decisione politica che, ripetiamo, non era scritta nel programma e di cui attendiamo da tempo una motivazione attendibile.

Con una decisione politica di questo tipo si danno garanzia ad Hera, ma non se ne danno affatto ai cittadini forlivesi.

Sostenere come si sta facendo, che bruciare 120.000 tonnellate produca meno inquinamento che incenerirne la metà è, lo diciamo senza alcuna offesa, una solenne baggianata, che non ha bisogno di altri commenti. Vorremmo solo che qualcuno prima di parlare, ricordasse alcune elementari nozioni di fisica.

Forlì, 29 agosto 2005

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